venerdì 25 dicembre 2009

Speciale SIC 2009

Dal sito della della Società italiana di Ipertensione arteriosa:

"Il Congresso rappresenta un momento culminante dell'attività scientifica ed educativa della Società rivolto ai cardiologi, ai medici di medicina generale e ai cultori della materia in genere", commenta il nuovo Presidente della Socità italiana di Cardiologia, Paolo Marino. Diversi i temi presentati e discussi al 70° Congresso nazionale SIC.

Ne abbiamo parlato con:

Malattie cardiovascolari: il genere fa la differenza?

Video intervista a Maria Grazia Modena, Direttore della Cattedra di Cardiologia dell'Azienda Policlinico di Modena.

Il ruolo degli omega 3 nell'ambito cardiovascolare

Video intervista a Aldo Maggioni, Direttore del Centro Studi ANMCO di Firenze.

Disegno di legge Gelmini: l’ultima chance per l’Università

Commento di Francesco Fedele, Presidente uscente della SIC.

domenica 11 ottobre 2009

L'Associazione "Amici del cuore" di Conegliano-Vittorio Veneto ha compiuto 8 anni

L'associazione “Amici del cuore”  di Conegliano-Vittorio Veneto è nata a metà del 2001 per iniziativa dei medici dell'U.O. di cardiologia dell'Ospedale di Conegliano. Si tratta di una associazione senza fini di lucro.

Il presidente in carica è il dr Pietro Delise, primario dell'U.O. di Cardiologia dell'ULS 7; segretario è il dr Giuseppe Piccoli, cardiologo della stessa U.O.; segretaria amm.va la Sig.ra Bernardetta Dal Cin.

Perché un’associazione “Amici del cuore”?

Le associazioni “Amici del cuore”  sono presenti in tutta Italia da molti anni e nel Triveneto in particolare; il principale motivo per cui sono nate sta nel fatto che le malattie cardiovascolari rappresentano, in tutto il mondo, un problema primario, essendo al primo posto tra le cause di morte. E’ inoltre prevedibile che nel futuro il problema tenderà a divenire ancora più importante a causa della maggior longevità della popolazione.

E’ noto, infatti, che l’invecchiamento aumenta l’incidenza delle malattie cardiovascolari e delle relative complicanze. L’impegno a combattere queste malattie è sentito e perseguito in tutto il mondo economicamente avanzato e comporta l’attuazione di strategie varie e complesse: fare prevenzione, ricerca, accrescere la cultura degli operatori, attrezzare al meglio le strutture cardiologiche, assistere non solo i cardiopatici ma anche quelli a rischio cariovascolare, diffondere attraverso pubblicazioni divulgative e scientifiche le conoscenze cardiologiche a favore dei cittadini comuni, dei medici di famiglia, degli specialisti non cardiologi e degli infermieri. Molti di questi obbiettivi fanno parte dei compiti delle istituzioni sanitarie e sono già correttamente perseguiti, in altri è sicuramente utile un aiuto da parte di organismi laici (cioè non sanitari) che possono affiancare le istituzioni. In questo senso le associazioni “Amici del cuore” possono dare un validissimo supporto, fondando la propria forza sul volontariato e sulla solidarietà dei propri associati.